Arcangelo Galante
- 12/02/2020 14:29:00
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Una lirica quasi onirica, pertanto affascinante, la quale pare quasi contenere un messaggio surreale, malgrado il forte contenuto, al contempo delicato, richiami intenzionali riflessioni su di un vuoto per nulla astratto. “Solo i fantasmi hanno piedi scalzi”, scrive l’autrice, cosicché la loro capacità d’ingresso nella vita, giammai è rumorosa ma non per tale ragione di scarso impatto, quando se ne avverte l’inequivocabile presenza: l’umano pensiero giunge ovunque. I fantasmi non sono esclusivamente immagini o ancestrali proiezioni, ma anche emozioni e sensazioni che improvvisamente ritornano, impadronendosi della nostra realtà, facendoci rivivere una realtà talvolta percepita solamente dall’intimo ascolto dei pensieri nostri. Un testo interessante e davvero molto bello: complimenti!
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Dedalus
- 09/02/2020 18:02:00
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Sarei portato a dire, dopo la terza volta che leggo questi versi cercando di scovare in essi un significato nascosto, che l’effetto che si ha dopo la lettura sia di essere in continuo rinnovamento, con un ritmo tutto proprio, regolare, scandito ma fuori da qualsiasi rima, marchio esplicito che la poetessa imprime alle sue tematiche. Singolare nella chiusa di questa lirica, in cui ancora una volta lautrice si narra, è la figura dei fantasmi privi di occhi e di anima, a significare in contrapposizione, che esistono esseri reali con cui si interloquisce e si entra in contatto anche profondo.
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